Parte la discussione in commissione agricoltura del disegno di legge a prima firma Mantero sulla canapa.

Oggi pomeriggio alle 15.30 all’ordine del giorno della Commissione Agricoltura l’avvio della discussione, in sede redigente, dell’Atto Senato n. 1324, recante disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa. Riferisce alla Commissione la senatrice Caligiuri di Forza Italia.

Siamo felici che si sia scelta una strada diversa da quella degli emendamenti.

Un emendamento avrebbe potuto portare con sé ulteriori vuoti normativi, mentre in un disegno di legge le varie questioni possono essere affrontate in maniera più approfondita. Una strada probabilmente più lunga, ma anche più efficace, quella del disegno di legge.

Il DDL a prima firma Mantero chiarisce finalmente gli aspetti chiave per il settore già in essere. La filiera della canapa potrebbe così crescere e far guadagnare al nostro paese tanti posti di lavoro, tanta innovazione e una prospettiva green alle più disparate industrie. Finalmente si parla di fiore ed estratti di libero consumo e si parla anche di talea e supporto allo sviluppo varietale.

La cannabis è un superfood dai tempi antichi, a causa della sua demonizzazione il suo uso si è un po’ perso negli anni, ma ora in tutto il mondo si sta riscoprendo il suo utilizzo a fini alimentari, nutraceutici, cosmetici ed erboristici. Tenendo conto che il fatturato totale dell’industria alimentare italiana ha raggiunto i 140 miliardi nel 2019, la canapa potrebbe diventare una protagonista, anche per l’export. 

La Cannabis è anche un ottimo foraggio, gli allevatori che lo stanno utilizzando,riportano ottimi risultati al livello nutrizionale con un miglioramento generale dello stato di salute degli animali.

Tecnicamente la cannabis è una pianta, un vegetale. Dal punto di vista nutrizionale contiene una quantità enorme di proteine, fibre, antiossidanti, vitamine, minerali. Per non parlare dell’uso aromatico ed erboristico. Con la miriade di terpeni che cambiano notevolmente a seconda della varietà, la cannabis offre uno spettro estremamente ampio di utilizzi tra tutte le sue parti. Persino le cime e foglie fresche possono essere usate in insalate nutrienti e succhi sorprendentemente piacevoli al palato e al contempo supernutrienti. Nella storia è  stata sempre utilizzata nei più svariati modi. 

In Europa in tema di alimenti abbiamo il limite del regolamento 178/2002 art. 2 punto g “un alimento non può contenere sostanze stupefacenti o psicotrope ai sensi della convenzione unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961 e della convenzione delle Nazioni Unite sulle sostanze psicotrope del 1971”. 

Ma riteniamo non sia un problema considerando nel ddl l’esclusione della canapa con THC inferiore a 0,6% dall’alveo degli stupefacenti così come suggerito dalla scienza. 

Ricordiamo la recente storica esclusione di una sostanza, della cannabis, dalla tabella 4 e quindi dalle sostanze più pericolose e tossiche. Nella decisione quadro europea 2004/75 si precisa poi come il consumo sia escluso dal campo di applicazione europeo, ma sia definito dalle rispettive legislazioni nazionali.

Infine, e forse più importante, UNODC stessa definisce non psicoattiva tutta la canapa il cui rapporto tra (THC+CBN)/CBD è inferiore a 1.

Il disegno di legge Mantero affronta finalmente l’annoso problema delle talee: la produzione da talea è importante quanto quella da seme. Il seme è fondamentale per produzioni estensive. La talea è invece fondamentale per la sicurezza e assoluta stabilità dei prodotti. Lieti che nel DDL siano stati stanziati dei fondi destinati “anche agli agricoltori che fanno ricerca per selezionare e registrare nuove varietà atte a garantire un contenuto di THC inferiore allo 0,6 per cento”.

Mentre il tavolo tecnico a cui sediamo potrà supportare la produzione e lo sviluppo delle varie filiere con un contributo tecnico scientifico, siamo molto felici e seguiremo con entusiasmo il percorso di questo disegno di legge

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